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i documenti di LA VIA CAMPESINA
IL MOVIMENTO SEM TERRA in Brasile e la Riforma Agraria
(a cura del Comitato Italiano Amig@s MST)

Negli ultimi anni della feroce dittatura brasiliana (1964 -­1984) iniziarono le lotte operaie (guidate da Lula) e le occupazioni delle terre da parte dei movimenti contadini.
Il più grande tra questi movimenti è certamente il Movimento Sem Terra (MST), che è nato nel 1984 nello stato del Paranà, nel Sud del Brasile, con l’appoggio dei movimenti di base della Teologia della Liberazione e della Commissione Pastorale della Terra (CPT).
I movimenti chiedevano la Riforma Agraria e lo smantellamento del latifondo improduttivo.
Queste lotte contadine per la riforma agraria hanno generato una reazione molto violenta dei fazendeiros, che hanno causato la morte di oltre 1.500 piccoli contadini.
Un articolo della costituzione brasiliana del 1988 (scritta dopo la caduta della dittatura) dichiara che la terra deve avere una funzione sociale.
Ispirandosi a questo principio costituzionale, il Movimento Sem Terra ha organizzato in questi anni centinaia di occupazioni di terre improduttive, chiedendo poi al Governo di espropriarle e assegnarle ai contadini. Le famiglie insediate, in oltre 25 anni di lotte, sono state circa 450.000.
I contadini Sem Terra coltivano ormai un’estensione di terra pari a 1/3 dell’Italia, anche in forma cooperativa, sia a livello di produzione agro­zootecnica che di piccola agroindustria.
Il Movimento Sem Terra è presente in 23 (su 27) stati del Brasile, sono oltre 2 milioni di persone.
Uno dei grandi temi fondamentale per il MST è quello dell’Educazione: si parte dall'alfabetizzazione di grandi, vecchi e piccini negli accampamenti, fino all’Università, con la costruzione della grande scuola di formazione del Movimento “Florestan Fernandez”, la scuola di Agroecologia di Lapa (parificata alla facoltà di agraria) per tutta l’America Latina.
Molti giovani Sem Terra stanno frequentando corsi di laurea in medicina a Cuba, parecchi medici, già laureati, sono tornati a lavorare nel Movimento. Qualche anno fa un dirigente politico del MST del Minas ci ha detto “se chiedessimo solo la terra, forse ce la darebbero, quello che OS PODEROSOS (i potenti) proprio non tollerano, è che si educhi il popolo”. Uno dei maggiori ispiratori del Movimento è il grande pedagogista Paulo Freire, autore di “La Pedagogia degli oppressi”.
Negli ultimi anni è fortemente diminuita in Brasile la terra lasciata improduttiva, c'è stato “il matrimonio” tra i grandi latifondisti e le grandi aziende trans­nazionali dell’agrobusiness.
Nell'ultimo Congresso del 2007, il MST ha denunciato questa alleanza e aggiornato i propri obiettivi: sempre Riforma Agraria, ma anche lotta alle multinazionali dell'agrobusiness, a questa nuova forma di colonialismo, che incrementa sempre più le monoculture di soia, eucalipto, canna da zucchero, gli allevamenti per la produzione di carne, tutto per l'esportazione, causando enormi deforestazioni, impoverimento e inquinamento della terra.
L'agrobusiness utilizza poca mano d'opera, è un’agricoltura senza contadini, che espelle dalla terra, costringendoli a migrare nelle città nell'illusione di trovare lavoro, mentre invece spesso finiscono nelle favele e nelle mani delle mafie.
Il Movimento Sem Terra, che fa parte di VIA CAMPESINA brasiliana, oppone al modello di produzione dell'agrobusiness l'AGROECOLOGIA e il modello della Sovranità Alimentare.
Più di 10 anni fa Lula aveva dichiarato: “quando diventerò Presidente del Brasile, la prima cosa che farò sarà la Riforma Agraria!”.
In questi anni di governo, Lula non ha attuato la Riforma Agraria, si è limitato a incentivare il programma della Borsa Famiglia, riducendo certamente il numero degli affamati brasiliani.
Un dirigente del MST ci ha detto: “la Borsa Famiglia è come ingrassare i porci! Noi vogliamo lavorare!”.